Brillante operazione della polizia urbana

Si potrebbe partire dall’ennesimo episodio di cronaca accaduto in quel di Bari qualche giorno fa, laddove un automobilista, sorpreso a lasciare un sacchetto dei rifiuti, in spregio delle più elementari raccomandazioni di civilta’ e delle rigide regole della raccolta differenziata, si era reso protagonista di una fuga alla vista dei vigili subendone poi il conseguente inseguimento in perfetto stile poliziesco americano, che culminava con l’ investimento di un agente.

A questo potremmo aggiungere quanto ci ha raccontato un’ anziana signora sottoposta, giorni fa, ad un pressante interrogatorio da parte dei vigili urbani di Corato, a causa del ritrovamento di un sacchetto dei rifiuti lontano dalla sua abitazione e contenente anche uno scontrino farmaceutico  riportante il suo codice fiscale. Ai vigili lo scontrino era sembrato come la pistola fumante nelle mani dell’ assassino, che, a loro dire,  avrebbe inchiodato la vecchietta  alle sue responsabilita’. Come era prevedibile, costei negava ogni coinvolgimento e, d’ d’altronde, anche se fossero state rinvenute le impronte digitali e il suo DNA, alcun reato si sarebbe configurato, perche’ l’ infrazione consiste  nel sorprendere taluno abbandonare i rifiuti per strada.
Ora senza attardarsi nel valutare il merito della vicenda, perche’ ha poco a che fare con quello che voglio comunicare, mi preme mettere sotto la lente d’ ingrandimento il continuo ridimensionamento del lavoro di questi vigili relegati ad andare per strada a scandagliare rifiuti come cani randagi, pur di rinvenire le tracce del zozzone di turno. Mi chiedo, se c’ era bisogno di spendere tante energie per tornare al punto di partenza: il sacchetto poteva essere stato abbandonato da chiunque; dal vicino di casa dispettoso, da ragazzi in vena di goliardia e, perfino, da un animale che metteva insieme pranzo e cena.

Molti, a questo punto, potrebbero dire  che pur qualcosa bisogna fare per contrastare tanta incivilta’.
A costoro e’ facile replicare dicendo che per quanto ci si sforzi, un principio statistico attesta che ci si scontrerà sempre con un zozzone o con un nemico del bene comune.
La verita’ e’ che la citta’ e’ sporca, e che  tale rimane anche dopo il passaggio dei ” valorosi” netturbini, che lavorano male essendo insufficienti,  poco motivati e per nulla controllati.
Ecco finalmente la parola magica: ” controllare”. I vigili, paradossalmente, dovrebbero controllare chi pulisce e non chi sporca. Questa attivita’ non sarebbe il massimo per rivalutare il ruolo dei vigili urbani, visto che la loro mission e’ quella di contrastare i veri delinquenti. Ma, in compenso, si eviterebbe di importunare di buon’ ora inconsapevoli vecchiette.

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