IL PUNTO SUL BASKET CORATINO: LE STAGIONI DI BASKET CORATO E NUOVA MATTEOTTI CORATO

È stata un’annata importante per il basket coratino, nonostante da entrambe le compagini più importanti della nostra città non siano arrivati titoli, né playoff. Non sempre non disputare partite di caratura elevata è sinonimo di stagione deludente. Bisogna saper leggere tra le righe e non fermarsi alla mera apparenza o al numero di punti o di vittorie in classifica.
Esempio lampante di tutto ciò è la stagione del Basket Corato. Emblema del cosiddetto “Rebuilding” per utilizzare un termine propriamente della pallacanestro americana. Ad inizio anno, come scritto anche sui social della società neroverde, in tantissimi davano la compagine allenata da coach Juan Manuel Gattone come spacciata, già pronta per la retrocessione, il motivo? Il precedentemente citato Rebuilding ovvero rifondare, il direttore generale Caterina e il presidente Marulli hanno voluto puntare tantissimo sui giovani, sul talento, sulla grinta e sulla fame di esplodere e dimostrare a tutti il proprio valore, e allora dentro: Giovanni Bellato, classe 2002 direttamente dal Falconstar Monfalcone, Valentin Allier guardia classe 2004, Maxi Lomello classe 2005, ruolo ala grande con partecipazione al mondiale under 17 con la nazionale Albiceleste, Simone Giovinazzo, play classe 2005, Djordje Tomcic centro classe 2001, ed in conclusione il colpo simbolo del Basket Corato, direttamente dalla A1 Argentina, dopo 4 anni trascorsi tra Bahia e Penarol Mar del Plata arriva Santiago Vaulet, altro argentino ma con passaporto Polacco, con 25 anni d’età la guardia albiceleste è il più “anziano” del gruppo allenato da Gattone.
Menzione d’onore anche per Francesco Bruni e Antonio Bavaro, rispettivamente classe 2005 e 2007 a tutti questi acquisti vanno aggiunte le conferme importanti di Petrovic, Barbakadze, Janjusevic e soprattutto Daniel Del Tedesco.
Comincia il campionato e la compagine neroverde allenata da Gattone colleziona quattro vittorie nelle prime quattro partite, inizio strepitoso ed entusiasmo alle stelle, fermato però dalla Felice Scandone Avellino che porta a reperto anche la prima sconfitta; da lì in poi al ritmo di quasi una vittoria ed una sconfitta, si conclude il girone d’andata con una grande vittoria contro la Virtus Molfetta per 88 a 86 complici i 28 di Vaulet accompagnati dai 17 di Montiks e i 12 di Allier.
A ridosso dell’anno nuovo comincia anche il girone di ritorno, cominciando come era terminato quello di andata, vittoria di 10 contro la Cestistica Benevento, e al ritmo di una vittoria e una sconfitta, più vittorie che sconfitte però termina anche il girone di ritorno che vede il Basket Corato in sesta posizione e quindi qualificarsi per i play-in Silver.
Play-in Silver che si dividono in 8 giornate, 4 d’andata e 4 di ritorno nei quali sono presenti 8 squadre, dalla 5° all’ 8° del girone Puglia e dalla 5° all’8° del girone Sicilia, sviluppando delle sfide solo tra regioni diverse, senza far scontrare nuovamente compagini dello stesso girone.
Il Basket Corato affronta quindi alla prima giornata la Next Gen Barcellona di Barcellona Pozzo di Gotto perdendo di due punti 79 a 77, ribalta il trend nelle successive due vincendo largamente contro Svincolati Milazzo e Basket School Messina, per poi perdere nuovamente contro Piazza Armerina, concludendo il girone d’andata con due vittorie e due sconfitte, il girone di ritorno invece vede i neroverdi molto più claudicanti perdendo 3 partite su 4 e vincendo solo l’ultima proprio contro Piazza Armerina in conclusione di campionato, un campionato affrontato in maniera coraggiosa che può solo che far sorridere tutta la dirigenza neroverde e coach Gattone.
Discorso leggermente differente ma allo stesso tempo analogo è quello che riguarda la Nuova Matteotti Corato, anche qui è stato effettuato un “rebuilding” con un roster smantellato eccezion fatta per gli Under per favorire gli arrivi di Davide Pucci, play poi passato a stagione in corso in B interregionale alla Dinamo Brindisi, Radomir Pekic guardia da Marigliano, Domenico Latella guardia dal Canusium Basket in C Silver, Raffaele Mazzilli di ritorno da Barletta, il pivot Babacar Seye dalla Fortitudo Basket Lamezia e in conclusione il giovanissimo Andrea Allegretti dall’Under 17 della New Basket Brindisi.
Cambio totale del quintetto titolare, come cambia anche il condottiero della spedizione NMC nell’ostico girone della Serie C Unica: a Sandro Di Salvatore succede Ilario Azzollini dalla Pavimaro Molfetta, l’avvio però non è sicuramente dei migliori con quattro sconfitte nelle prime quattro partite, per poi vedere la prima vittoria contro la Libertas Altamura alla quinta e concludere un girone d’andata con un andamento di “quasi” una vittoria e una sconfitta, terminando la prima parte di stagione con una sonora sconfitta contro Apricena nella quale sono stati inutili i 21 di Pekic e i 17 di Latella. Allora il 16 gennaio il GM Domenico Gatta ha capito che c’era bisogno di una svolta, fuori Ilario Azzollini e in panchina ritorna Marco Verile, già stato head coach della NMC in passato. A questo cambio va anche aggiunto il ritorno del play Claudio Gatta già avvenuto nel mese di Dicembre dopo la sfortunata avventura a Teramo, e il ritorno di Patrisio Cicivé da Aquilano.
Pronti, via comincia il girone di ritorno e i cambi fanno il loro corso, prime due giornate, due vittorie, poi naturalmente qualche sconfitta ma la compagine allenata da Verile dimostrava qualcosa di diverso ottenendo vittorie molto importanti come quella contro Fasano per 80 a 74 con una maiuscola prestazione di Latella con 23 punti accompagnata dai 13 di Pekic e gli 11 di Gatta.
Data la nuova formula non essendo retrocessa nessuna compagine pugliese dalla Serie B Interregionale alla C Unica, non c’è stato bisogno di disputare playout e la NMC ha concluso la stagione in 10° posizione con una sonora vittoria per 100-68 contro Fortitudo Apricena, poi retrocessa in quanto arrivata ultima.
In conclusione le stagioni di Basket Corato e Nuova Matteotti Corato sono decisamente positive, calcolando il coraggio che entrambe le società hanno avuto nel rifondare, dato che si sa quel che si lascia ma mai quel che si trova. Sicuramente un ottimo spot per la palla a spicchi coratina.
Ninni Malerba

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