CHI C’È, C’È

C’è sempre una prima volta per tutto, ma non è la prima volta che capita a qualcuno di rimanere chiuso fra le mura del cimitero.
Domenica scorsa una signora, tomo tomo e cacchio cacchio, si reca al cimitero per far visita ai suoi cari defunti.
Durante il tragitto per raggiungerli inciampa in una buca e, patapunfete, cade per terra.
A questo punto non le rimane che urlare, agitarsi e chiedere aiuto; purtroppo l’ incidente si era verificato in prossimità dell’ orario di chiusura, allorquando i visitatori si apprestano ad uscire con una certa fretta e i custodi riscaldano i motori per correre a casa: chi c’è, c’è e via, la pappa è pronta.
E così la poveretta non viene soccorsa, rimane per terra, si trascina strisciando per raggiungere il cellulare che le era caduto.
In verità, si saprà successivamente che era stata avvistata da un’ altra signora che, invece, di prestare soccorso e allertare i custodi, a gambe levate era fuggita via terrorizzata immaginando, magari, di trovarsi di fronte ad un defunto in libera uscita da una tomba.
La vicenda avrà un lieto fine, perché la poveretta riesce a chiamare un suo parente, che la trae in salvo, ma, ancora una volta, non possiamo non dire che non si può chiudere il cimitero senza accertarsi che tutti i visitatori siano usciti

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