Nostra Signora del Camposanto

“Non c’era anima viva”. Questa è stata la “sconcertante rivelazione” fatta dalla Sig.ra VENITUCCI, nata MALCANGI, dopo essere rimasta da sola e per diverso tempo rinchiusa nel cimitero comunale di Corato. L’anziana signora, alcuni giorni fa, vi si era recata a piedi per pregare e bagnare con qualche lacrimuccia la tomba del proprio marito venuto a mancare al suo affetto anni prima. Come al solito ella aveva acquistato dei fiori e, dopo aver sostato accanto alla lapide del suo congiunto, si era concessa un “giro turistico” di perlustrazione per l’intero perimetro cimiteriale con l’intento di vedere quale altro ospite vi si era nel frattempo aggregato. Ma, forse perché assorta nel constatare gli ultimi arrivi o, forse perché l’udito, assieme al marito, le aveva ormai detto addio, non aveva udito l’avviso acustico di chiusura, che puntualmente il custode aveva fatto, prima di congedarsi e andare a pranzo.

L’intervento di alcuni fiorai, ancora presenti nelle vicinanze, è risultato provvidenziale, poiché ha fatto sì che l’evento non assumesse forme più tragiche; l’anziana signora, sofferente di cuore, cominciava, infatti, a non stare bene. I fiorai, in verità, ne avevano sin da subito sentito le urla, ma prima di mobilitarsi si erano, come dire, interrogati sulle diverse possibili opzioni, non disdegnando anche quella miracolistica del risveglio di un defunto, che, urlando, reclamava al mondo la propria liberazione. Va considerato, però, che la ragione non sempre abbandona gli umani e, infatti, costoro, dopo qualche comprensibile esitazione, avevano preso coraggio e deciso di intervenire.

Comunque, la conclusione è stata a lieto fine. Il cancello del cimitero viene riaperto, la signora in lacrime ringrazia i suoi soccorritori con la promessa che mai più si sarebbe attardata in “escursioni non autorizzate” e che, anzi, si sarebbe messa di impegno per procrastinare ancora a lungo la sua permanenza nel mondo dei vivi: quello dei morti l’aveva parecchio spaventata.

Ne condividiamo la scelta, anche se, in realtà, bisognerebbe aver timore dei vivi e non certo dei morti.

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