NIENTE ACQUA AL FORNELLI ( gulp! )
e come era prevedibile alunni e insegnanti tutti a casa.
Ore di ansia si sono vissute al Fornelli prima di portare a soluzione il problema della mancanza d’ acqua.
Senz’acqua non si può cucinare, e, ovviamente, non si può insegnare, onde evitare di bruciare tutto, in una scuola chiamata Fornelli.
Nella giornata di ieri, infatti, era stata un’ insegnante a dare l’ allarme: dovendo preparare spaghetti al pesto apriva il rubinetto per riempire d’ acqua la pentola e si accorgeva che dal rubinetto veniva fuori poco più di una pisciarella.
Appena pervenuta la notizia della sospensione delle lezioni, in città e sui social si apriva la caccia al responsabile con invettive cariche di risentimento verso l’ amministrazione comunale, che non era riuscita a prevedere il guasto: in effetti, la palla di vetro presente nella stanza dei bottoni del Sindaco non era stata in grado di assolvere al suo compito, e né tantomeno Frate Indovino, di lì a breve con solerzia interpellato, era riuscito a precisare i tempi per la soluzione dell’ inconveniente.
Da qui ecco che vecchie ruggini e pulsioni nostalgiche tornavano prepotentemente alla ribalta nei commenti social. In molti, infatti, venivano rievocati i tempi belli del tempo che fu, quando al timone del Comune c’ era un idraulico e non un filosofo.
“Quando c’ era Lui” – leggiamo- “le autoclavi non si arrogavano il diritto di rompersi”…”All’epoca mancava il pane e il companatico, ma l’ acqua mai”
Di li a poco, però, in concomitanza con la notizia che l’ inconveniente era in via di soluzione con l’ arrivo e la sostituzione di un pezzo e che il rientro in classe sarebbe avvenuto in meno di 24 ore, tutto il bailamme si dissolveva e tornava il sereno: le mamme, finalmente, sarebbero potute tornare ai bar a screditare le maestre con cornetto e caffè.
